Consulenti tecnici per la sicurezza nel campo edile ed industriale. Consulenze tecniche forensi in procedimenti relativi ad incidenti sul lavoro; esperienze nel coordinamento della sicurezza di grandi appalti pubblici.
Si offre la consulenza tecnica per la gestione degli adempimenti richiesti dalle normative vigenti in materia di salute, igiene e sicurezza sul lavoro. La mission è assistere il Datore di Lavoro nel garantire la migliore produttività aziendale rispettando i lavoratori assicurando a quest’ultimi sicurezza e comfort.
Sulla base dell’esperienza nel settore anche come Consulente tecnico per Giudici, Magistrati ed Avvocati, si opera PREVENTIVAMENTE a garanzia del Datore di Lavoro in caso di visite ispettive e infortuni sul lavoro.
GESTIONE SICUREZZA AZIENDALE ED INCARICO RSPP
Si offre assistenza per gli adempimenti previsti dalla normativa vigente in materia di Salute e Sicurezza del Lavoro; a tale scopo si effettua:
REDAZIONE POS – Piano operativo di Sicurezza
Si redige il Piani operativo di sicurezza per gli adempimenti relativi ai cantieri temporanei e mobili.
I contenuti minimi del Piano Operativo di Sicurezza sono quelli indicati nell’Allegato XV del D Lgs. 81/2008 comma 3.2.1.
Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’articolo 17 del presente decreto, e successive modificazioni, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso contiene almeno i seguenti elementi:
a) i dati identificativi dell’impresa esecutrice, che comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall’impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi subaffidatari;
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
4) il nominativo del medico competente ove previsto;
5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa;
b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall’impresa esecutrice;
c) la descrizione dell’attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
d) l’elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
e) l’elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza;
f) l’esito del rapporto di valutazione del rumore;
g) l’individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
i) l’elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
l) la documentazione in merito all’informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.
COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE
Si assumono incarichi di Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione. Redazione PSC secondo le disposizioni di legge e controllo periodico in cantiere dello stato avanzamento lavori.
REQUISITI DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
2.1.1. Il PSC é specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità ; i suoi contenuti sono il risultato di scelte progettuali ed organizzative conformi alle prescrizioni dell’articolo 15 del presente decreto.
2.1.2. Il PSC contiene almeno i seguenti elementi:
a) l’identificazione e la descrizione dell’opera, esplicitata con:
1) l’indirizzo del cantiere;
2) la descrizione del contesto in cui é collocata l’area di cantiere;
3) una descrizione sintetica dell’opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche;
b) l’individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l’indicazione dei nominativi del responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l’esecuzione con l’indicazione, prima dell’inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi;
c) “una relazione concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all’area ed alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze”;
d) le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento:
1) all’area di cantiere, ai sensi dei punti 2.2.1. e 2.2.4.;
2) all’organizzazione del cantiere, ai sensi dei punti 2.2.2. e 2.2.4.
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA AZIENDALE E IN CANTIERE
Si effettuano sopralluoghi per la valutazione preventiva della sicurezza aziendale per quanto riguarda l’utilizzo di macchinari e le procedure operative dei lavoratori, nonché della documentazione necessaria.
CONSULENZE FORENSI PER INFORTUNISTICA SUL LAVORO
Nei casi di controversie giudiziarie si propone il servizio di assistenza tecnica forense per la tutela del propri diritti in ambito di sicurezza ed igiene sul lavoro.
PIMUS: PIANO DI MONTAGGIO USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI
Art. 134 D. Lgs. 81/2008 Nei cantieri in cui vengono usati ponteggi deve essere tenuta ed esibita, a richiesta degli organi di vigilanza, copia della documentazione di cui al comma 6 dell’articolo 131 e copia del piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.), in caso di lavori in quota, i cui contenuti sono riportati nell’ ALLEGATO XXII del presente Titolo.
CONTENUTI MINIMI DEL Pi.M.U.S.
1. Dati identificativi del luogo di lavoro;
2. Identificazione del datore di lavoro che procederĂ alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio;
3. Identificazione della squadra di lavoratori, compreso il preposto, addetti alle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio;
4. Identificazione del ponteggio;
5. Disegno esecutivo del ponteggio “dal quale risultino”:
5.1. generalità e firma del progettista, salvo i casi di cui al comma 1, lettera g) dell’articolo 132,
5.2. sovraccarichi massimi per metro quadrato di impalcato,
5.3. indicazione degli appoggi e degli ancoraggi.
Quando non sussiste l’obbligo del calcolo, ai sensi del comma 1, lettera g) dell’articolo 132, invece delle indicazioni di cui al precedente punto 5.1, sono sufficienti le generalità e la firma della persona competente di cui al comma 1 dell’articolo 136;”
6. Progetto del ponteggio, quando previsto;
7. Indicazioni generali per le operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio (“piano di applicazione generalizzata”):
7.1. planimetria delle zone destinate allo stoccaggio e al montaggio del ponteggio, evidenziando, inoltre: delimitazione, viabilitĂ , segnaletica, ecc.,
7.2. modalitĂ di verifica e controllo del piano di appoggio del ponteggio (portata della superficie, omogeneitĂ , ripartizione del carico, elementi di appoggio, ecc.),
7.3. modalitĂ di tracciamento del ponteggio, impostazione della prima campata, controllo della verticalitĂ , livello/bolla del primo impalcato, distanza tra ponteggio (filo impalcato di servizio) e opera servita, ecc.,
7.4. descrizione dei DPI utilizzati nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalità di uso, con esplicito riferimento all’eventuale sistema di arresto caduta utilizzato ed ai relativi punti di ancoraggio,
7.5. descrizione delle attrezzature adoperate nelle operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio del ponteggio e loro modalitĂ di installazione ed uso,
7.6. misure di sicurezza da adottare in presenza, nelle vicinanze del ponteggio, di linee elettriche aeree nude in tensione, di cui all’articolo 117,
7.7. tipo e modalitĂ di realizzazione degli ancoraggi,
7.8. misure di sicurezza da adottare in caso di cambiamento delle condizioni meteorologiche (neve, vento, ghiaccio, pioggia) pregiudizievoli alla sicurezza del ponteggio e dei lavoratori,
7.9. misure di sicurezza da adottare contro la caduta di materiali e oggetti;
8. Illustrazione delle modalità di montaggio, trasformazione e smontaggio, riportando le necessarie sequenze “passo dopo passo”, nonché descrizione delle regole puntuali/specifiche da applicare durante le suddette operazioni di montaggio e/o trasformazione e/o smontaggio (“istruzioni e progetti particolareggiati”), con l’ausilio di elaborati esplicativi contenenti le corrette istruzioni, privilegiando gli elaborati grafici costituiti da schemi, disegni e foto;
9. Descrizione delle regole da applicare durante l’uso del ponteggio;
10. Indicazioni delle verifiche da effettuare sul ponteggio prima del montaggio e durante l’uso (vedasi ad es. ALLEGATO XIX)
La CM INGEGNERIA opera su tutto il territorio nazionale anche grazie all’assistenza a distanza sfruttando la rete e l’esperienza nel settore.
Sede Legale
Sede Lazio
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